Primo segno di un animo equilibrato è la capacità di starsene tranquilli in un posto e in compagnia di sé stessi.
Lucio Anneo Seneca
La nostra anima nasce lucente, gioiosa. Cosa succede poi? Perchè la maggior parte di noi, prima o poi, prova infelicità, disequilibrio, stress e ansia.
Ognuno ha il suo modo di esternare questa disarmonia: droghe, sesso, disturbi alimentari, attacchi di panico, insonnia, tensioni, lavoro ossessivo. Ciascuno di questi sfoghi ha come comune denominatore una mancanza di EQUILIBRIO.
Attraverso la mia ANORESSIA, con un esempio pratico, vorrei parlarti di alcuni meccanismi mentali e di alcune abitudini che possono portare gravi danni e disfunzioni alla nostra vita.
1. ACCETTA LA SOFFERENZA
La sofferenza non solo fa parte della nostra vita, ma è anche un importante CAMPANELLO DI ALLARME per le nostre emozioni e sensazioni. La prima nobile verità, infatti, è proprio questa: c'è sofferenza.
Non va evitata, schiacciata, coperta, nascosta, anzi. Va AFFRONTATA. Ti faccio un esempio: se un TUBO perde acqua, non serve a nulla coprirlo con la mano, perché l'acqua continuerà ad uscire. Non serve nemmeno fare un NODO al tubo, altrimenti prima o poi esploderà. Quello che dovresti fare è andare a cercare il RUBINETTO e CHIUDERLO. Lo stesso vale per le tue EMOZIONI NEGATIVE.
Quando capirai che hai nelle tue mani e SOLO nelle tue mani la facoltà e la capacità di chiudere quel rubinetto, tutta la tua vita, ed ogni aspetto di essa, cambierà.
La SOFFERENZA è il METRO delle nostre emozioni. Come per il dolore fisico è importante provare un avviso che ci mette in allarme di fronte ad un pericolo, allo stesso modo il DISAGIO EMOTIVO ti fa capire che c'è qualcosa che non va.
La sofferenza è il MOTORE del CAMBIAMENTO. Arrivi ad un punto in cui ti dici: "Ehi! Basta. Cosa c'è che non va? Voglio cercare un modo migliore di vivere!". E così vai a vedere dov'è il rubinetto per chiuderlo.
Quando le persone mi chiedono come ho fatto ad uscire dall'anoressia, rispondo sempre che ho iniziato a stare meglio quando sono RIUSCITA ad ACCETTARLA.
2. IL POTERE DI ADESSO
Prendo in prestito il titolo del libro di TOLLE per parlarti del secondo punto. La nostra mente vaga continuamente tra PASSATO e FUTURO. Ci perdiamo in pensieri stressanti su passato e futuro continuamente, costantemente e la situazione nella società moderna è terribile.
- Siamo IPERCONNESSI. Avere sempre il cellulare o il computer con noi, fa sì che ovunque siamo è come se non ci fossimo davvero.
- Abbiamo RITMI FRENETICI. Siamo sempre in una MODALITÀ del FARE. Devi fare questo, devi fare quello e quell'altro. Viviamo come se avessimo innescato il PILOTA AUTOMATICO. Il ritmo di questa vita è la causa principale di STRESS, infelicità e MALATTIA.
- Per non parlare del fenomeno del MULTITASKING. Ci distraiamo continuamente facendo più cose contemporaneamente e perdiamo così il controllo della realtà.
Dovresti concentrarti su ciò che sta accadendo ADESSO ed accettare il divagare della tua mente. Questo non significa lasciarla libera di andare dove le pare, significa accorgersi del suo perdersi e riportarla, come fosse un cucciolo, al momento presente.
La CONSAPEVOLEZZA del MOMENTO PRESENTE è uno dei concetti più semplici, ma anche più complicati da capire, soprattutto per noi occidentali, ma quando riesci ad assimilarlo tutta la tua realtà cambierà e smetterai di IDENTIFICARTI con i tuoi pensieri. Riconoscerai l'EGO che sta dietro ad ogni tuo pensiero e riuscirai ad osservarlo sorridendo, lasciandolo passare, come fosse una NUVOLA PASSEGGERA.
Ci diciamo continuamente frasi di questo tipo: "quando succederà questo, sarò felice"; "adesso non posso essere felice perché è successo questo". È un continuo rimbalzare le colpe della nostra infelicità a fattori esterni passati o futuri.
Durante la mia anoressia la mente era continuamente proiettata verso il passato, verso il CORPO DI DOLORE che mi portavo dietro e con il quale mi IDENTIFICAVO e con l'ANSIA di ingrassare in futuro. Dolore del passato e preoccupazione per il futuro. Continuamente, tutto il giorno e tutti i momenti. Se mi avessero spiegato da piccola l'importanza del RIMANERE CONNESSI con il PRESENTE, con la RESPIRAZIONE e l'importanza della CONSAPEVOLEZZA e della DISIDENTIFICAZIONE con i pensieri, mi sarei risparmiata chili e chili di sofferenza e di malessere.
Ho iniziato a stare meglio quando ho capito che avrei dovuto trovare un EQUILIBRIO con la parte di me che avrebbe voluto completamente fregarsene del proprio corpo (cosa comunque scorretta) e quella che OSSESSIONATA dalla perfezione. Un equilibrio che si trova qui, ADESSO!
La MEDITAZIONE può essere un validissimo aiuto per mantenerti nel presente e per aiutarti ad essere sempre più consapevole. Se non sai da che parte cominciare, puoi leggere alcuni articoli sulla MINDFULLNESS.
3. SMETTERE DI PRETENDERE
Una della principali fonti di EMOZIONI NEGATIVE e quindi uno dei principali OSTACOLI alla nostra INDIPENDENZA EMOTIVA, sono le NOSTRE PRETESE. Noi PRETENDIAMO di continuo, in ogni contesto della nostra vita.
Pretendiamo di ottenere quello che CREDIAMO ci faccia felici. Non accettiamo che le cose vadano diversamente da come vogliamo.
Ci sono due tipi di PRETESE:
- CHE GLI ALTRI CI CAPISCANO. "Devi capirlo", "dovrebbero capire", "gli altri non mi capiscono". Sbagli ad aspettarti e a pretendere che gli altri comprendano i tuoi problemi, le tue ansie, le tue idee, le tue preoccupazioni, i tuoi desideri. Noi pretendiamo questa COMPRENSIONE, ma ognuno ha i propri limiti, i propri tempi e pretendere è sempre sbagliato.
- Oltre a pretendere che gli altri capiscano, pretendiamo anche che FACCIANO o DICANO o che NON FACCIANO o NON DICANO qualcosa. Ma la pretesa è INUTILE. Non solo non abbiamo nessun diritto di pretendere niente, ma non ne traiamo nemmeno alcun vantaggio, alcuna utilità. Una persona dovrebbe fare o dire qualcosa solo perchè tu lo pretendi? E che beneficio ne trai? Non lo farebbe spontaneamente e prima o poi si stancherà.
Se DESIDERI qualcosa, ma sai accettare anche di NON AVERLA e ti impegni in modo sano ed equilibrato, non è una pretesa. Lo diventa quando c'è egoismo, arroganza, ansia e frustrazione.
Ho passato anni pretendendo che i miei genitori capissero come stavo, che capissero quanto avevano sbagliato (opinabile anche questo perché ognuno ha le proprie visioni della cose e non dobbiamo pretendere che tutti la vedano come noi). Dovevano capire. Ma non dovevo pretendere niente. Altrettanti anni li ho passati pretendendo che il mio fidanzato dei momento capisse. Che mi dicesse la cosa giusta o facesse qualcosa per farmi stare meglio. Ma come può l'ESTERNO farti stare meglio? Se tu che decidi i tuoi pensieri e le tue emozioni.
Sei tu e solo tu. Quando capirai che l'unico capitano della tua barca sei tu, comincerai a darle la direzione che vuoi.
Quando ho smesso di pretendere che i miei genitori capissero e quando ho smesso di pretendere che gli altri facessero questo o quello, i chili sulla bilancia piano piano hanno cominciato a risalire.
4. L'IMPORTANZA DELLA ABITUDINI
Cosa vorresti e cosa POTRESTI fare? Dovresti definire e stabilire nella maniera più PRECISA possibile cosa vuoi cambiare, prendendo UN OBIETTIVO ALLA VOLTA.
Più è preciso e definito, sia nel tempo che nella qualità, più probabilità avrai di portarlo a TERMINE. Dovresti avere molta chiarezza sulla META DI ARRIVO ed è importante capire anche che ci vuole TEMPO. Non puoi pensare di cambiare abitudini e raggiungere un obiettivo da un giorno all'altro.
Definisci chiaramente un obiettivo. Definisci chiaramente in quanto tempo lo vuoi raggiungere. Definisci chiaramente la tua meta finale e sii paziente, ma determinat*.
Abitudini sane creano PERSONE SANE. Una persona sana ed equilibrata trarrà benefici dalla sua armonia interiore in ogni campo della sua vita.
Il mio disequilibrio alimentare era solo uno SFOGO, uno specchio ed un riflesso del mio disequilibrio interiore. Questo era frutto di un insieme di passato, futuro, inconsapevolezza, pretese, parole e pensieri autosabotanti e credenze erronee. Il tutto coadiuvato dalla mancanza di uno scopo e di obiettivi precisi e definiti era tutto un'enorme palla di caos. Tu hai mai visto una persona sana ed equilibrata avere disordini alimentari? Io no.
In Lak'Ech
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